00 18/06/2012 18:36
Presidente dell'INPS e...

Antonio Mastrapasqua, fino a prova contraria, è un recordman, un imbattibile. Non per il reddito che, diciamocelo francamente, non è nemmeno paragonabile a quello della ministra guardasigilli Paola Severino, che vanta circa 7 milioni all'anno.
Il Sud povero Antonio Mastrapasqua guadagna soltanto 1,2 milioni di euro all'anno, circa 2,4 miliardi di vecchie lire. Ma la differenza sta nel fatto che gran parte dei suoi redditi il nostro ex Carneade li spilla dal denaro pubblico, o semipubblico. Anzi la spilla utilizzando i denari del pubblico, in prima battuta: in qualità di Presidente dell'Inps. Benemerita e perfettamente legale attività, per la quale è stato nominato dal governo. Da quale governo non importa, essendo stati, in questi decenni, tutti uguali. Se non fosse che l'elenco delle sue presidenze, vice-presidenze, include anche Equitalia, la nota impresa cacciatrice di evasioni, anch'essa di fatto pubblica, poi Equitalia Nord, Equitalia Centro, Equitalia Sud.

E fanno cinque. Invito i lettori a immaginare quante poltrone possono essere distribuite stando in posti come quelli, quante prebende se ne possono ricavare, quante alleanze si possono inventare e gestire. Sarebbe interessante, ma non abbiamo tempo di farlo noi, andare a vedere quali gettoni e quanti ricava dalle riunioni dei rispettivi consigli di amministrazione. Ma ancora più interessante sarebbe fare i conti del tempo che impiega nel partecipare agli stessi. Non sono noccioline, sicuramente. La cosa più inverosimile è il tempo. Quante ore ha il giorno di Antonio Mastrapasqua? Dobbiamo chiedercelo, perché, altrimenti, dovremmo giungere alla conclusione che Mastrapasqua è un banale truffatore, che prende stipendi a tradimento. E noi questo non osiamo neppure pensarlo.

Ma continuare nell'elenco offre amene sorprese. Perchè Antonio Mastrapasqua è anche dirigente di Italia Previdente, di Eur Spa, di Eur Tel, di Eur Congressi Roma, di Coni servizi Spa, di Autostrade per l'Italia, di Fandango, di Telecom Italia Media. E fanno tredici. Ma quali sono le caratteristiche morfologiche del signor Mastrapasqua? Qual è la sua intima natura? Altro che Carneade! Qui ci vuole uno studioso di antropologia. Siamo di fronte a un personaggio epico, leonardesco, poliedrico, fantastico. A vederlo non sembra un superuomo.

Con queste capacità, infatti, dev'essere in grado di condurre, da solo, un “otto con timoniere”, poichè deve avere, sotto la giacchetta, non due ma sedici braccia, capaci di firmare simultaneamente assegni bancari, documenti riservati, relazioni di attività, dare ceffoni ai figli, se ne ha, sorreggere la moglie (che, a sua volta, controlla i conti della Rai, cioè porta a casa un altro sontuoso stipendio e ulteriori gettoni di qualche altro consiglio di amministrazione di ente benefico).

Ma voi non penserete che sia finita qui, spero. L'elenco dell'infaticabile moltiplicazione dei pani e dei pesci di questo divo del lavoro non si ferma a tredici. Lui è anche nel consiglio di amministrazione di Quadrifoglio, di Telenergia, di Loquendo, di Aquadrome. E fanno diciassette.

Antonio Mastrapasqua è probabilmente un dendrite umano, anzi disumano. Una specie di virus capace di insinuarsi in ogni piega della pubblica amministrazione e dei suoi derivati parassitari, succhiando da ogni cellula qualche cosa. Esistono virus di questo tipo, che si raddoppiano ogni venti minuti e che possono addirittura evolversi, raddoppiando. Ma temo che nemmeno questa escursione matematica sia adeguata alla fantasmagorica capacità di Mastrapasqua. Il quale è anche nel consiglio di amministrazione, o forse revisore dei conti, o magari presidente onorario di Mediterranean Nautilus Italy, di ADR Engineering, di Consel, di Groma, di EMSA Servizi, di Telecontact Center, di Idea Fimit SGR. E fanno ventiquattro (24).

Da questo approdo, nel quale ci si può gettare in mare, sconsolati, si potrebbe anche tentare di salpare verso altri lidi. Ma da quale abisso d'indecenza proviene questo quadro? Non parlo del dendrite Mastrapasqua. Egli altro non è che il ritratto dell'individuo infelice e avido, afferrato dalla coazione al denaro e al potere. Pensate alla tristezza sconfinata di uno che ha a che fare con tutta quella gente; che deve vivere in mezzo agli squali; che non ha neanche un minuto di tempo per fare un sudoku in bagno; che morirà straricco senza poter confessare a nessuno di avere vissuto.
Penso a chi ha permesso tutto questo. A chi ha messo al vertice dell'Inps, cioè a tutela del lavoro di milioni e milioni di italiani, un manichino di questa fatta. Mastrapasqua è il ritratto fedele di una classe dirigente. Da questa gente non potremo ricavare nulla di buono per noi. Questa è gente pericolosa. Va cacciata immediatamente.


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